Fra le tante insidie estive c’è quella dei forasacchi che, in questo periodo, possono trasformare una passeggiata all'aperto in una situazione problematica. Naturalmente sono più a rischio la campagna e il giardino, ma anche certe zone di città possono non essere sicure. I forasacchi sono sostanzialmente le spighe delle graminacee selvatiche, che solitamente sono costituite da diverse decine di unità. Sono piccole, da uno a tre centimetri, con caratteristica forma appuntita e sono ispide su tutta la superficie: è per questo motivo che riescono a penetrare nella pelle dell'animale, provocando spesso profondi tragitti fistolosi. In seguito ai movimenti corporei avviene l’azione di penetrazione, sempre in avanti, perché a causa delle dentellature della loro superficie le spighe non possono fuoriuscire. Penetrano in tutte le parti del corpo e causano spesso seri e gravissimi danni. I forasacchi sono pericolosi quando seccano, quindi da maggio fino a tutto ottobre. Le parti dell'animale maggiormente esposte alla penetrazione dei forasacchi sono: il condotto uditivo, gli occhi, gli spazi interdigitali, le narici, le zona ascellari e inguinali, l’interno del prepuzio per i maschi, la vulva per le femmine e la regione perianale, sotto la coda. Gli animali a pelo lungo sono i più a rischio, perché i forasacchi si impiantano numerosi nel pelo e con il trascorrere dei giorni possono penetrare in vari punti del corpo. Se riescono a perforare la cute integra sono in grado di attraversare diversi strati cutanei sino a raggiungere gli strati muscolari profondi, creando un tragitto fistoloso con grave infezione. I segni clinici della presenza di forasacchi nell'orecchio sono caratterizzati da scuotimento della testa più o meno frequente: non sottovalutate mai questo sintomo! Se entrano nel naso, invece, possono anche arrivare nelle vie respiratorie profonde, causando problemi gravissimi: se si fermano nella narice causano frequenti e violenti starnuti ed improvvisamente possono verificarsi episodi di rinorragia, cioè perdita di sangue dalla narice in cui è penetrato il corpo estraneo. Inoltre, sospettate sempre la presenza di un forasacco quando l'animale appare improvvisamente con l’occhio chiuso, un po’ tumefatto e con un’intensa lacrimazione: consultare subito il veterinario, perché le conseguenze saranno più o meno gravi anche a seconda del tempo di persistenza del corpo estraneo, fino ad arrivare alla completa perforazione della cornea.
Ricordate sempre che i forasacchi penetrano in tutte le parti del corpo non solo del cane ma anche del gatto!
Qualche consiglio per prevenire:
evitare di condurre il quadrupede in campi con erba alta oppure tagliata, ma non raccolta e lasciata seccare in loco;
controllarlo accuratamente dopo ogni passeggiata in campagna o al parco;
provvedere ad un’adeguata ispezione del pelo tra le dita e intorno alle orecchie e spazzolarlo frequentemente;
mantenere il pelo abbastanza corto riducendo così anche il rischio di aggressione da parte di altri problemi estivi da non sottovalutare.